RISPOSTA A COMUNICATO ARCICACCIA E LIBERACACCIA FIRENZE

Egregi Presidenti,
sorprende il comunicato datato 13/12/2018 alla VV.SS evidentemente ascrivibile.
Non è pensabile - e soprattutto accettabile - che in un contesto contrassegnato da istituzioni, regole e procedure, si possa così apoditticamente giungere a banalizzare un circuito legale, semplicemente invocando e propugnando la disobbedienza civile.
Proprio così Signori Presidenti: quando l’invocata soluzione di un problema è sic et sempliciter quella di suggerire e corroborare lo spregio della regola, non solo si finisce con l’accreditare un atteggiamento divisivo - assai spesso prodromico a più gravi e sciagurati fatti - ma soprattutto si alimenta il dissesto dell’istituzione, contribuendone all’indebolimento e, in ultimo analisi, alla sua stessa vanificazione, a detrimento di tutti e, di converso, ad esclusivo vantaggio del caos e del disordine; se poi per istituzione deve correttamente intendersi una collectio multorum ad iure vivendum , questo Comitato e il suo Presidente preferiscono muoversi sempre entro il confine delle regole, quale ineludibile ed irrinunciabile presidio di legalità.
E tuttavia sia chiaro, Egregi Presidenti, che in uno Stato di diritto la violazione di ogni regola porta seco un preciso effetto giuridico: se pagare una quota costituisce indefettibile presupposto di esercizio di una forma di attività venatoria, il non pagarla non potrà che riverberarsi sulla legittimità di esercizio di tale facoltà. Anche a ciò questa Presidenza e il Comitato di Gestione non intendono sottrarsi.

Con Osservanza,

D'Ordine del Comitato ATC n. 4 Firenze Nord-Prato

Avv. Pietro Terminiello (Presidente)